La scena francese, si sa, pullula di piccole realtà che riescono a donarci dei lavoretti davvero interessanti e questa volta vi parlerò dei parigini Lugnasad e del loro disco di debutto “Smell Of A Grey Sore”.
Dal primo ascolto si evince come questa band sia stata in grado di donarci un lavoro composto da megatoni di potenza che, tuttavia, lascia spazio a pezzi decisamente più melodici e riflessivi che riescono ad arricchire ancora di più le sonorità che lo compongono, coinvolgendo al massimo l'ascoltatore. Una cosa che colpisce subito sono le linee vocali, che ricordano un po' quelle di Emperor Magus Caligula dei Dark Funeral, anche se tuttavia lui si concedeva cavernosi Growl e brevi parti più Pagan. A dare a tutto l'insieme un'atmosfera davvero unica è la produzione, molto pulita e potente, che riesce a creare un ambiente cupo e dai toni misantropici ma che, allo stesso tempo, riesce a dare al disco la potenza di una cannonata. Un apporto importantissimo è dato dalle chitarre, taglienti e d'impatto, che fanno viaggiare l'ascoltatore attraverso sapienti incroci di riff e rendendo ogni singola canzone una piccola perla rara. il platter in questione, quindi, risulta davvero un ottimo lavoro, ben arrangiato e senza alcun pericolo di noia; con le sue note gelide richiama decisamente la scuola svedese, e credo di non sbagliarmi consigliandolo a coloro che vanno alla ricerca di qualcosa di un po' più curato, che non miri solamente alla potenza fine a se stessa, ma che riesca anche a rapire con momenti riflessivi.
In conclusione, posso affermare che “Smell Of A Gray Sore” è un disco che vale decisamente la pena di essere ascoltato e che ci dimostra per l'ennesima volta come nel sottobosco della scena francese i lavori Black Metal davvero validi spuntino come funghi.
Recensione a cura di: Trench Plague
Voto: 81/100
Tracklist:
1.Four in the Fifth Finger 07:39
2.Xerolagnia 05:45
3.Smell of a Grey Sore 06:24
4.Frigid Feast 06:24
5.The Veiled Whore 09:51
6.Novus Ordo Seclorum 04:31
7.Scarified 10:34
Durata 51:08
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