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- Lo Staff di Nocturnal Poisoning.

lunedì 31 ottobre 2011

Imperium Dekadenz - “Procella Vadens”

Full-lenght, Season Of Mist, 2010

Già nel 2007, dopo aver visto uscire “Dämmerung der Szenarien”, secondo full di questo duo tedesco nato nel non lontano 2005, ci avevo visto giusto: “questi Imperium Dekadenz ci sanno fare e secondo me faranno molta strada”, avevo pensato all’epoca. Ora, dopo la lunga attesa di tre anni, ho capito che avevo avuto ragione in pieno, e la conferma mi è arrivata proprio da questo “Procella Vadens”, nuovo full-lenght che può essere tranquillamente paragonato ad una vasta e sontuosa pinacoteca, dove ogni brano rappresenta un nuovo dipinto in cui perdersi, stracolmo di tinte sgargianti e sfumature di ogni tipo.


Goatmoon – "Varjot"

Full-lenght, Werewolf Records, 2011

Non fatevi ingannare dalla copertina perché ci troviamo di fronte ad una delle uscite più interessanti di questo 2011. La scena finlandese si rivela, ancora una volta, una delle più floride: Horna, Satanic Warmaster, Sargeist, Behexen… e Goatmoon, perché no! Questo “Varjot” è il terzo full del progetto creato da BlackGoat Gravedesecrator (leader e unico membro della band) e già dalle prime tracce riesce subito a conquistare l’ascoltatore.


domenica 30 ottobre 2011

Dodsferd - "Spitting With Hatred The Insignificance Of Life"

Full-length, Moribund Records, 2011

Proprio mentre la Grecia sta bruciando nel fuoco della rivolta popolare, nel segno della regressione economica, ecco spuntare un altro Full-lenght dei Dodsferd, progetto capitanato da Wrath, cantante e chitarrista della band, segnato ancora una volta dal disprezzo per l’umana stirpe e, più in generale, per ogni cosa che respiri.


Austere - "Withering Illusions And Desolation"

Full-lenght, Winterreich Records / GoatowaRex, 2007


L'esordio degli australiani Austere è qualcosa che colpisce subito, sia positivamente che in maniera negativa. Infatti la prima frase che potrebbe balzare in testa all’ascoltatore è: "veramente degli ottimi pezzi; peccato che l'abbiano registrato in presa diretta da uno scantinato".

sabato 29 ottobre 2011

Apati – “Eufori”

Full-lenght, Total Holocaust Records, 2009

Quando nel 2007 ho ascoltato “Erotik”, secondo full-lenght da parte dei Lifelover, mi ero subito messo alla ricerca di nuove band con una sonorità che si accostassero a questi Svedesi; certo, c’erano i controversi Woods Of Infinity in circolazione già dal 1999, ma io cercavo qualcosa di più, cercavo una band che musicalmente rispecchiasse a pieno in maniera ironica tutte le problematiche legate al vivere in questa società malata e al sopportare questa vita che troppo spesso ci opprime, esattamente come avevano fatto i Lifelover.

Disiplin – "Radikale Randgruppe"

Full-length, Aeternitas Tenebrarum Musicae Fundamentum, 2011

Non è facile trovarsi a recensire un’ uscita come l’ultimo Disiplin. Se seguite la band fin dal 2003, anno in cui è stato dato alle stampe il primo full “Disiplin”, e poi avete ascoltato il successivo “Anti-life”, non potete non rimanere spiazzati per la deriva artistica presa dalla band. Scordatevi pure i killer- riff da headbanging furioso che contraddistinguevano pezzi come “Orthodox Devil Worship” , “The Arsonist Academy” oppure “Ultimatum” perché quei Disiplin ora non esistono più.

venerdì 28 ottobre 2011

Livsnekad – “Den Sociala Vanförheten”

Full-length, Katastrophy Records, 2009

Nel corso degli anni ho imparato che il Black Metal ha affrontato numerose tematiche fino ad oggi; inizialmente era la voce del demonio, le numerose band scrivevano liriche inneggianti al Diavolo in segno di ribellione, o agli dèi pagani per far rivivere un passato ormai sepolto dalle sabbie del tempo oppure riguardanti la politica dell’anti-tutto e del “Fotti l’universo”, incuranti delle istituzioni clericali e senza farsi troppi scrupoli nel far sfociare le proprie azioni nel penale: con questa ultima affermazione mi sto riferendo soprattutto alla Norvegia dei primi anni 90, dove Varg Vikernes (Burzum) e soci si sono spinti addirittura a bruciare alcune chiese locali come atto estremo di rivolta per poi passare ad omicidi efferati.

giovedì 27 ottobre 2011

Hell Militia – “Last Station on the Road to Death”

Full-lenght, Debemur Morti, 2010

Vicoli pieni di immondizia, cupe strade scarsamente illuminate, scantinati umidi e putrescenti con il male in persona che aspetta all’interno: ecco quello che gli Hell Militia evocano nella mia mente ogni volta che metto nello stereo un loro disco. Nel 2001, anno di nascita di questa blasfema formazione, i blackster di ogni parte del mondo sapevano che in Francia stava nascendo la band che poco dopo avrebbe dato una nuova faccia alla depravazione, una band con alla voce uno dei signori della decadenza, ovvero il grande Meyhnach, ormai ex leader degli strepitosi Mütiilation.

Bethlehem - Sardonischer Untergang im Zeichen irreligiöser Darbietung (S.U.i.Z.i.D.)

Full-length, Red Stream, 1998

La prima volta che ascoltai questo capolavoro non lo compresi proprio per niente, mentre negli ultimi anni, dopo averlo rivalutato naturalmente in meglio, l'ho addirittura consacrato ed elevato al rango di "opera geniale e inarrivabile"; è proprio per questo motivo che prima ho usato l'aggettivo "capolavoro", perché i veri capolavori all'inizio non si comprendono facilmente, ma col tempo continuano a guadagnare valore senza mai smettere finché non arrivano a un punto in cui sono giudicati "pezzi unici".