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venerdì 14 novembre 2014

The Great Old Ones - “Tekeli-Li”

Full-lenght, Les Acteurs De L'Ombre Productions, 2014


Rieccomi, dopo una lunga assenza, a scrivere sulle pagine di Nocturnal Poisoning Webzine. Lo faccio con i Great Old Ones, a cui il nostro valente Pravus aveva già dedicato ampio spazio recensendo il disco d'esordio “Al Azif”. Dopo due anni da quell'ottima prova, il quintetto francese torna alla carica con un nuovo Full-lenght: “Tekeli-Li”. Probabilmente ad alcuni di voi il titolo non suggerirà nulla, ma chi adora Lovecraft (come il sottoscritto), non potrà non avere un fremito immaginando le mostruose creature protoplasmatiche schiave (in principio, almeno) degli Antichi.

Il lavoro è difatti un concept album incentrato sul racconto lovecraftiano intitolato “Alle Montagne della Follia”. Sintetizzare in poco meno di un'ora le incredibili visioni dello scrittore di Providence, cercare di descrivere con le note le immense città dalla geometria non-euclidea, il candore e la desolazione delle gelide distese artiche e i terribili orrori segregati negli abissi più oscuri della terra, non è un'impresa facile per nessuno. Eppure i nostri, grazie ad un songwriting assolutamente maturo e capacità tecniche elevate, riescono a calare l'ascoltatore nel mood ideale. E' certamente un Black Metal sperimentale quello dei nostri, ma senza eccessi e privo di tecnicismi narcisistici. L'ausilio delle tre chitarre, infatti, regala intrecci melodici non banali, particolari che si scoprono ascolto dopo ascolto. “Nascosti”, per così dire. Tutto contribuisce ad acutizzare la voglia di premere nuovamente il tasto play. Certamente non solo le tre asce meritano una lode, ma anche l'apparato ritmico contribuisce, in particolare nei momenti più tirati, alla buona riuscita delle tracce; l'idea di recitare alcuni passi presi direttamente dal testo, poi, rafforza l'idea di stare seguendo il fil rouge tracciato dall'autore del racconto.

Vi invito pertanto a fare vostro questo album, senza perdere tempo con un noioso track by track, poiché merita dalla prima all'ultima canzone; potrebbe anche essere un buon modo per avvicinarsi a uno scrittore che, con le sue tematiche, ha influenzato potentemente la musica che amiamo.

Recensione a cura di: Nuclear Katharsis
Voto: 85/100


Tracklist:

01.Je ne suis pas fou 01:19
02.Antarctica 09:40
03.The Elder Things 09:14
04.Awakening 07:54
05.The Ascend 07:28
06.Behind the Mountains 17:50

Durata 53:25

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