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lunedì 26 ottobre 2015

Nevrast - "Atra Mors Unctoris"

EP, Autoprodotto / Indipendente, 2015


Appena faccio partire l’EP d’esordio di questo combo lombardo rimango semplicemente estasiato. Dopo una canonica (ma sempre piacevole) intro con canti gregoriani e strepitio di catene, il primo pezzo, "Ob Irae Pestis", parte dannatamente bene: un Black/Death di stampo classico suonato dannatamente bene in particolare dal batterista che si rivela fin da subito come una formidabile macchina da blast beat.

Insomma, ci sono tutti gli ingredienti perché io recensisca l’ennesima perla italiana che rimarrà probabilmente ignorata dalle major europee quando, dopo il primo minuto di canzone, comincia lo screaming del vocalist...  E lì non posso trattenere "un'esclamazione” di disappunto: parte infatti una voce gracchiante simile a quella di un ranocchio strozzato e, per di più, distorta al punto da farla sembrare innaturale, quasi meccanizzata. Non so se sia una sciagurata scelta stilistica, imperizia del cantante oppure un pessimo mixaggio, ma quel tono di voce così irritante va letteralmente a rovinare un brano musicalmente eccelso. Le cose migliorano leggermente nel secondo pezzo "Dead in a Thousand Sights", dove l’orribile scream si alterna ad un'ottima seconda voce growl. In questo brano, molto più vicino al Death che al Black a mio modo di vedere, spiccano i coinvolgenti riff delle chitarre (molto bello il riff che segue l’intro) e il batterista dimostra di saperci fare oltre che con il canonico blast anche con il doppio pedale, dando nuovamente prova di essere l’anima di questa band. Molto interessante anche la terza traccia, "Just a Corpse", dove mi sembra di intravedere addirittura accenti Doomeggianti accompagnati da un amalgama perfetto di chitarra e basso che fa spaziare il brano dal lento al veloce, dal Black (melodico e non) ad un Death Metal particolarmente oscuro. Il fatto che la voce principale sia quella in growl rende questo pezzo il migliore dell’EP. Mi lascia un po’ perplesso invece l’ultima "Vermin", suonata, come sempre, in maniera magistrale e molto vicina allo stile dei Morbid Angel, ma che rispetto ai precedenti brani sembra perdere in originalità e mordente, risultando un po’ troppo “appesantita” per i miei gusti: ci tengo però a dire che quest’ultima è davvero una critica personale, non sono infatti un fan del Death Metal duro e puro che sembra emergere qui. L’artwork dell’EP (anzi, della copertina dell’EP) è purtroppo un altro punto a sfavore di questa band, un'immagine “pixellosa” semplicemente inguardabile. Per quanto riguarda i testi (finalmente una band che si degni di scriverli), sembrano rispettare gli standard dell’Ortodox Black Metal, tematiche quindi connesse ad oscuri rituali e all’idolatria della morte e della pestilenza, forse il concetto chiave di tutto l’EP.

In conclusione, quello che poteva essere davvero un ottimo esordio viene letteralmente rovinato da uno screaming registrato, o forse eseguito, semplicemente con i piedi. Il mio consiglio è quello di trovare un nuovo cantante o registrare la voce senza tutti questi effetti, oppure di usare solo il growl. La valutazione finale non vuole essere una bocciatura, ma semplicemente spronare il gruppo a migliorare alcuni aspetti, a mio modo di vedere cruciali, per far si che la band riesca ad esprimere meglio il suo immenso potenziale. I Nevrast hanno infatti tutte le carte in regola per diventare uno dei più interessanti gruppi Black Metal della penisola ed è proprio per questo che, nell’attesa della prossima uscita, ho voluto essere particolarmente severo.

Recensione a cura di: The Anti-Life
Voto: 59/100


Tracklist:

01.Anno Del Signore 1347 (Intro) 01:48    
02.Ob Irae Pestis 03:56    
03.Dead in a Thousand Sights 04:19    
04.Just a Corpse 05:08    
05.Vermin 04:13

Durata 19:24

http://nevrast.bandcamp.com/releases
http://www.discogs.com/artist/4247417-Nevrast
https://www.facebook.com/Nevrastblackmetal?fref=ts
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