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giovedì 13 dicembre 2012

God Seed - "I Begin"

Full-lenght, Indie Recordings, 2012


I God Seed, come molti sapranno, sono il risultato delle vicende legali legate alla contesa del moniker "Gorgoroth": da una parte c'è Infernus, il fondatore della band, e dall'altra King ov Hell e Ghaal. La disputa è stata vinta dal primo, quindi i secondi hanno dovuto fondare un'altra band (i God Seed, appunto), il cui nome deriva dalla terza traccia di quel piccolo capolavoro chiamato "Ad Majorem Sathanas Gloriam"; peccato che nel giro di pochissimo tempo il progetto si sia dissolto perchè Ghaal ha deciso di abbandonare il mondo Metal concentrandosi sulla musica druidica (i Wardruna), quindi King, di conseguenza, ha messo in piedi una superband, gli Ov Hell, dando però alle stampe un album scialbo e quasi completamente privo di ogni ispirazione intitolato " The Underworld Regime". Dopodichè, il silenzio.

Ad inizio 2012 arriva l'annuncio del rientro in campo dei God Seed (Ghaal compreso) e della stesura di un loro nuovo album, il che di per sè mi preoccupava un po' pensando a quello che era venuto fuori con gli Ov Hell. Fortunatamente, le mie paure si sono dissipate subito dopo l'ascolto dell'esordio dei nostri. "I Begin" è forse quello che King e Ghaal avrebbero sempre voluto creare con i Gorgoroth e che probabilmente è stato loro impedito: i nostri infatti "osano" inserire nella tipica struttura delle canzoni alla Gorgoroth elementi quali cori, tastiere e inserti elettronici in generale che nella loro vecchia band erano quasi proibiti (dico "quasi" perché  in "Incipit Satan" e "Twilight of the Idols" qualche tentativo di inserirli c'è stato, così come in "Destroyer", anche se in maniera un po' diversa). E' assolutamente vero che gli elementi di cui ho parlato sopra non sono per niente nuovi nel genere, però in questo caso non sono inseriti a sproposito e donano alle composizioni un qualcosa in più, senza risultare mai pacchiani; anzi, è incredibile come ascoltando i pezzi vecchi con firma King e Ghaal viene quasi naturale immaginarseli con gli inserti citati prima, quasi a dimostrazione che la vera dimensione naturale delle canzoni composte dai due norvegesi sia quella tendente all'elettronica.

Se i pregi del disco fossero solo questi, sarebbe già un ottimo motivo per acquistarlo, chiaramente se non si inorridisce quando si sente uno strumento sintetico. "I Begin" ha dalla sua una varietà di brani piuttosto invidiabile, e malgrado la maggior parte segua gli schemi tipici dei nostri, alcuni altri sono più atipici, da "Lit" che ricorda per certi versi un po' "Sign of Open Eye", ad "Alt Liv" e "Aldrande Tre", che possono riportare in mente appunto le atmosfere sciamaniche dei Wardruna, con la seconda che ha anche passaggi che sembrano presi in prestito dagli Enslaved.

Non c'è bisogno che dica che sono sempre stato più un fan dei Gorgoroth dell'epoca King Ov Hell e Ghaal piuttosto che di quelli più "True" di Infernus, quindi questo disco lo aspettavo con parecchia ansia e francamente mi sento risarcito moralmente del facilmente dimenticabile "The Underworld Regime". L'esordio dei God Seed quindi è ottimo, e sono convinto che riusciranno a utilizzare anche la risonanza mediatica a loro favore; spero inoltre che in un futuro non troppo lontano riescano a proseguire su questa strada, che a giudicare da "I Begin" sembra per loro abbastanza naturale, a differenza della loro vecchia band che ora come ora sembra brancolare nel buio.

Recensione a cura di: Pravus
Voto: 83/100


Tracklist:

1.Awake 04:43
2.This from the Past 05:18
3.Alt liv 04:08
4.From the Running of Blood 05:19
5.Hinstu dagar 04:55
6.Aldrande tre 04:45
7.Lit 05:17
8.The Wound 04:45
9.Bloodline 03:44

Durata 42:54

http://www.myspace.com/godseedband
http://www.facebook.com/GodSeedOfficial