IMPORTANTE: NOCTURNAL POISONING WEBZINE CERCA REDATTORI!
Se hai ampie conoscenze sul Black Metal, segui la scena frequentemente, ti piace scrivere e puoi darci la tua disponibilità, contattaci al seguente indirizzo: nocturnalpoisoningzine@gmail.com

Inoltre, finchè non avremo un numero di redattori sufficiente per poter aggiornare la nostra Webzine ogni giorno, la pubblicazione di nuove recensioni sarà discontinua.

- Lo Staff di Nocturnal Poisoning.

mercoledì 18 luglio 2012

The Great Old Ones - "Al Azif"

Full-lenght, Les Acteurs De L'Ombre Productions, 2012


H.P. Lovecraft è uno di quei personaggi a cui il Metal ha sempre tributato qualcosa, dalle citazioni alle copertine dei dischi, dalle canzoni ad album interi; questo è successo fin da quando tale genere è nato, perché effettivamente l'immaginario creato dallo scrittore (anche se relegarlo solo a tale ruolo forse è riduttivo) è compatibile al cento per cento con quello caratteristico del Metal, e bene o male nelle sue varie frange.

A pensarci un po' non mi sono venuti in mente molti gruppi Black o simili che hanno creato dei lavori ispirati parzialmente o totalmente a questo autore. Ad ogni modo, se ora mi dovessero chiedere di un album Black ispirato alle opere di Lovecraft, posso rispondere senza esitazione "Al Azif", esordio dei francesi "The Great Old Ones". Il titolo di questo platter non è altro che il nome arabo del Necronomicon, un libro (fittizio) di magia nera ricorrente nelle opere dell'autore americano.

Quando si punta molto su un concept leggermente diverso dal solito si deve anche essere capaci di creare una musica adatta (o per lo meno particolare) che rimanga impressa nell'ascoltatore; i nostri ci riescono, creando un BM molto atmosferico, per un risultato davvero ricco di pathos (ascoltate la seconda traccia "Visions Of R'lyeh"). La musica proposta non si ripete mai, sia tra i vari pezzi che all'interno della traccia singola, passando da momenti con cadenza Doom ad altri più serrati dove i blast beat non vengono lesinati. In certi casi, nel riffing mi è sembrato di udire qualche sonorità che rimarca la nazionalità dei nostri, in particolare nella stupenda "Rue D'Auseil" e nella conclusiva "My Love For The Stars (Cthulhu Fhtagn)": indipendentemente dal fatto che questo richiamo sia intenzionale o no, è sicuramente un valore aggiunto.

In generale il disco è ben suonato, ben prodotto e soprattutto ben composto: infatti, è impossibile rimanere indifferenti agli arrangiamenti, che sono curati nei minimi dettagli e sono fatti apposta per trasportare l'ascoltatore in un altro mondo. Qui però devo fare un'osservazione (non una critica): il disco effettivamente mi aliena, però non mi da quasi mai sensazioni prettamente negative; certo, in qualche momento si, però nella maggior parte dei casi mi da una sensazione di pace e tranquillità... non so se l' intenzione iniziale di chi l'ha scritto è questa, ma la reazione su di me è stata quella, e devo dire che, nonostante l'effetto opposto all'ascolto del Black Metal classico, l'ho gradito. La sua durata complessiva si attesta sui cinquantadue minuti circa, per un totale di sei tracce, ciascuna di lunghezza piuttosto elevata, anche se il rischio di annoiarsi è veramente minimo, tanto che alla fine del primo ascolto non reputo improbabile che venga voglia di schiacciare nuovamente il tasto play.

Se devo descrivere la musica e le sensazioni che questo "Al Azif" mi ha dato accostandolo alle sonorità di altre band, gli unici che mi vengono in mente sono i Drudkh: essi sono certamente diversi, ma per quanto mi riguarda hanno qualche evidente punto di contatto con i nostri. Quindi se apprezzate il Black Metal elaborato ed atmosferico, "Al Azif" potrebbe essere un disco che fa per voi.

Recensione a cura di: Pravus
Voto: 78/100


Tracklist:

1.Al Azif 07:56 
2.Visions of R'lyeh 06:55 
3.Jonas 09:29 
4.Rue d'Auseil 09:20 
5.The Truth 08:23 
6.My Love for the Stars (Cthulhu Fhtagn) 10:19

http://www.facebook.com/thegreatoldones
http://www.myspace.com/thegreatoldonesband
http://www.thegreatoldonesband.com/