Vagando per la scena nostrana si incontrano davvero moltissimi gruppi, dai più validi ai più scadenti, e non è facile trovare un disco che riesca ad uscire dai soliti regimi e colpire in maniera efficace. Per quanto mi riguarda, però, i torinesi In Corpore Mortis ci sono riusciti a pieno con il loro ottimo debutto “Newerwards”.
Questo lavoro, infatti, possiede atmosfere che non hanno nulla da invidiare ad artisti ben più famosi. Andiamo ora ad analizzare nel dettaglio: per prima cosa possiamo dire che questa band non cerca di proporci qualcosa di alternativo a tutti i costi; la loro musica è assolutamente personale e tende la mano al Black Metal più tradizionale dalle atmosfere cupe e soffocanti, senza però scadere nella banalità più assoluta data da composizioni trite e ritrite. La produzione del disco risulterà sicuramente appagante per coloro che amano i suoni freddi ed oscuri senza inutili fronzoli, carichi di nera magia: questi ultimi si mescolano nel migliore dei modi in questo maligno mosaico. Ovviamente il lato forte di questa uscita è quello compositivo: le chitarre spaziano da riff violenti e senza pietà a melodie più calme, mischiate insieme nella maniera più equilibrata possibile ed accompagnate egregiamente dalla batteria e dalle linee vocali cariche di odio.
Insomma, “Neverwards” scorre benissimo dall'inizio alla fine, senza mai annoiare l'ascoltatore e, per concludere, non mi resta altro da dire se non di supportare questa band e che questo possa essere solo la prima di molte altre nere creazioni.
Recensione a cura di: Trench Plague
Voto: 80/100
01.The Cyanotic End of Inclemency
02.Let There Be Pain
03.Fist of the Tyrant
04.Murder in my Veins
05.Verso l'Eterno Silenzio
06.He Whose Name Portends Tribulation
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