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mercoledì 16 maggio 2012

Iapethos - "Shrines Of Chaos"

Demo, Autoprodotto / Indipendente, 2012


Esordio assoluto per gli Iapethos, one-man band finlandese che con questo "Shrine Of Chaos" dovrebbe proporre Black Metal dalle tinte Industrial; per quanto ascoltato non ho trovato però nulla che richiami influenze Industrial, drum machine esclusa, che spesso e volentieri va in maniera da sembrare quasi casuale.


Come già accennato, la musica non presenta nessun inserto elettronico, mentre il riffing è in tipico stile Black, con episodi abbastanza riusciti ma molti altri decisamente meno. Tra le influenze dei Nostri (come in quelle di qualsiasi gruppo Industrial BM) vi sono sicuramente i Mysticum, di cui spesso cercano di imitarne lo stile ma soprattutto le ritmiche, risultando però decisamente meno convincenti: la musica dei Norvegesi infatti è acido cloridrico puro, mentre questa qui può essere paragonata al massimo a quello citrico.

In realtà trovo piuttosto difficile fare un track by track (ma ci proverò), in quanto non esistono veri punti di forza in quest'album: ci sono solo passaggi meno sgradevoli di altri. Le canzoni spesso e volentieri sono (passatemi il termine) disordinate, nel senso che non si capisce bene dove vogliano arrivare; in certi momenti sono più organiche e compatte, ma anche in queste occasioni è però chiara una carenza di idee di fondo, forse perché il riffing è piuttosto banale o forse perché c'è una scopiazzatura di riff che hanno fatto la storia: mi riferisco ad esempio a quello  dell'opener ("Unleash the Gift of Prometheus"), che ricorda in maniera marcata quello di "De Mysteriis Dom Sathanas" (anche se naturalmente l'effetto non è lo stesso). La seconda traccia "Shrines of chaos constructed of hate" è forse la migliore del disco, per quanto non si tratti di un capolavoro ha una sua dignità, cosa che non si può dire per la successiva "Call of the Necropolis", mentre "Iapethos Xul" è una canzone gradevole, se non fosse per delle parti che nelle intenzioni probabilmente volevano risultare più pesanti ma che a mio avviso risultano quasi cacofoniche. La penultima "The Night Of Mind" è l'altra traccia che contribuisce nell'impedire che questo disco sia un disastro completo, complice un utilizzo davvero ottimo del basso che caratterizza non poco questo pezzo. La conclusiva "Enter The World Of Silhouettes" ha qualcosa di Burzum (e anche di Nargaroth), ma essa di per sè è piuttosto povera e finisce in maniera improvvisa come se fosse troncata, obiettivamente non un modo idoneo per concludere un album.

Mi sembra di aver detto tutto, ed è chiaro come non abbia apprezzato questa Demo; Iapethos è un progetto neonato, quindi ha tutto il tempo di migliorare, quindi posso solo dire che l'esordio non è dei migliori e per ottenere risultati soddisfacenti deve sicuramente cambiare parecchie cose in futuro.

Recensione a cura di: Pravus
Voto: 50/100


Tracklist:

1.Intro 0:52
2.Unleash The Gift Of Prometheus 4:52 
3.Shrine Of Chaos Constructed Of Hate 3:55   
4.The Call Of The Necropolis 4:30
5.Iapethos Xul 4:28
6.The Night Of Mind 5:36
7.Enter The World Of Silhouettes 4:05

http://www.myspace.com/iapethos
http://www.facebook.com/pages/Iapethos/324648017572764