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venerdì 27 gennaio 2012

Nocte Obducta - "Verderbnis - Der Schnitter Kratzt An Jeder Tür"

Full-length, MDD, 2011


Tempo di reunion per i Nocte Obducta: nel 2006 si erano momentaneamente fermati ma nel 2008 hanno dato alle stampe "Sequenzen einer Wanderung" per poi ri-sciogliersi, evidentemente non in modo definitivo, visto che a fine 2011 hanno pubblicato questo "Verderbnis" e visto che sono stati già confermati in parecchi festival europei di questo 2012.


Chi conosce il gruppo sa che catalogare la loro musica è un compito difficile e riduttivo, sa che all'interno dei loro album ci sono innumerevoli stili (tra cui una buona fetta di Black Metal tradizionale) e sa che adorano le composizioni lunghe e complesse: con queste premesse possiamo inziare ad addentrarci nella descrizione della nuova release che presenta, a mio avviso, delle sostanziali differenze con le altre. Già dalla prima "Tiefrote Rufe" iniziamo a percepire che è cambiato qualcosa: è un midtempo sostenuto da riff corposi unito ad un alro tipicamente Black e nessuna traccia di contaminazioni di nessun tipo. Passiamo alla successiva "Schlachtenflieder", che a me personalmente ha un po' ricordato gli Shining di "III" e "IV"; "Schweißnebel" invece è più atipica, alternando a parti narrate (con in sottofondo basso e tastiere) ad un riff molto tragico ma al tempo stesso non particolarmente fantasioso. Il quarto brano, "Niemals gelebt", è in stile Black'n'Roll, tanto veloce quanto tutto sommato anonimo. "El Chukks Taverne" è invece una canzone che ricorda (forse volutamente) una certa "Freezing Moon"; " Obsidian zu Pechstein" è il pezzo che indubbiamente è più vicino stilisticamente (e come durata) ai lavori passati e rappresenta l'highlight dell'album. Con "Wenn ihr die Sterne seht " ci avviciniamo alla fine, la canzone parte a colpi di blastbeat per poi passare ad un midtempo e successivamente ad una parte più atmosferica per poi riprendere un pelo di velocità sul finale; l'insieme termina con la Title-track, brano abbastanza variegato e d'atmosfera, che conclude in modo adeguato questo platter.

E' giunto quindi il momento di tirare le somme, e dare una valutazione a questo lavoro: devo dire che non mi ha convinto moltissimo, è distante anni luce da capolavori tuttosommato recenti come i due capitoli di "Nektar", le parti sperimentali sono ridotte all'osso in favore di parti più grezze ma decisamente più anonime e tutto l'album è basato su canzoni tendenzialmente lente e dal sapore molto Doom e in certi momenti addirittura Depressive, non a caso sopra ho citato gli Shining, che mi sono tornati in mente in più di un'occasione; Non ci troviamo di fronte ad un album da buttare, però di sicuro non è  un capolavoro di quelli a cui ci hanno abituato i Nocte Obducta. Comunque ne consiglio
l'ascolto, perché si tratta di un'uscita godibile.

Recensione a cura di: Pravus
Voto: 63/100


1.Tiefrote Rufe 04:45  
2.Schlachtenflieder 03:34 
3.Schweißnebel 05:50 
4.Niemals gelebe 02:08  
5.El Chukks Taverne 04:13  
6.Obsidian zu Pechstein 08:51  
7.Wenn ihr die Sterne seht 05:34 
8.Verderbnis 05:16

http://www.nocte-obducta.de/
http://www.myspace.com/nocteobducta