IMPORTANTE: NOCTURNAL POISONING WEBZINE CERCA REDATTORI!
Se hai ampie conoscenze sul Black Metal, segui la scena frequentemente, ti piace scrivere e puoi darci la tua disponibilità, contattaci al seguente indirizzo: nocturnalpoisoningzine@gmail.com

Inoltre, finchè non avremo un numero di redattori sufficiente per poter aggiornare la nostra Webzine ogni giorno, la pubblicazione di nuove recensioni sarà discontinua.

- Lo Staff di Nocturnal Poisoning.

martedì 31 gennaio 2012

Strix / Tumulus Anmatus - “Anathema Ritualis”

Split, Lo-Fi Creatures, 2011


I lombardi Tumulus Anmatus e i veneti Strix sono due tra le formazioni più interessanti del roster targato Lo-fi Creatures, un’etichetta italiana giovanissima, ma che fino ad oggi si sta muovendo veramente bene, producendo solo uscite di qualità.


Le due band in questione non smentiscono quanto detto poc’anzi: i Tumulus Anmatus giocano le loro carte puntando su un Black Metal di impostazione più moderna di stampo svedese, sullo stile degli Ondskapt per fare un esempio. “Leviathan”, traccia con cui si apre lo Split, è una lunga marcia scandita da un freddo mid-tempo che sembra annunciarci dell’imminente venuta del Leviatano, il terribile mostro marino biblico; sul finale,
infatti, l’atmosfera si scalda, come se la mostruosa creatura scatenasse la sua furia dinnanzi a noi. “Dies Irae”, che chiude la parte suonata dai lombardi, trae ancora una volta ispirazione da un avvenimento biblico: qui il vocalist Tumulash canta del giorno del giudizio, del fuoco e delle tenebre che invadono la terra, tra la disperazione della gente. Si tratta di un pezzo diretto e tirato, com’è giusto che sia, visti appunto gli argomenti trattati.

Gli Strix, d’altro canto, puntano su un Black Metal più classico, grezzo ed oscuro, che calza a pennello con le tematiche e con lo stesso nome della band. “Strix” , infatti, deriva dal greco e significa civetta: all’interno della mitologia latina, però, questo simpatico animaletto viene ad assumere la forma di un uccello di cattivo augurio, affamato di carne umana e sangue. “Il volo della Strige” è una canzone che ben descrive l’atmosfera inquietante in cui doveva aggirarsi questa sorta di vampiro, grazie a dei suoni un po’ ovattati, come quelli che si possono sentire passeggiando in una fitta foresta. “Riti al picco della Schiara”, episodio conclusivo dello split, pare la descrizione di un Sabba dai ritmi frenetici, svolto al chiaro di luna: l’uso dell’italiano per i testi, inoltre, costituisce una sorta di ciliegina sulla torta, regalando al lavoro ulteriore “magia”.

Quindi, dopo ciò che ho scritto, vi consiglio caldamente infine di Tenere d’occhio queste formazioni,
perché hanno ampio margine di miglioramento.

Recensione a cura di: Nuclear Katharsis
Voto: 75/100


Tracklist:

1.Tumulus Anmatus - Leviathan 07:12
2.Tumulus Anmatus - Dies Irae 04:24 
3.Strix - Il Volo della Strige 03:58  
4.Strix - Riti al Picco della Schiara 04:17    

Strix:
http://www.legiostrigis.altervista.org/

Tumulus Anmatus:
http://www.myspace.com/tumulusanmatus