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venerdì 13 aprile 2012

Grafvolluth - "Long Live Death!"

Full-lenght, Regimental Records, 2011


La scena mondiale in ambito Black Metal non smetterà mai di stupirmi. Sparsi qui e là nel mondo, nascono ogni tanto delle band che riescono con il loro stile a sorprendermi in maniera assai positiva: è il caso dei Grafvolluth, che con il loro ultimo lavoro “Long Live Death”, contenente sette tracce distruttive, sono riusciti a catturare a pieno la mia attenzione.


Il disco lascia fin da subito pochi attimi di respiro con la traccia “Fylfot” che dopo qualche minuto di silenzio si scatena impetuosa con note glaciali e cupa atmosfera, il tutto condito dalla presenza abbastanza costante da una traccia di voce molto Pagan che l'accompagna; la seconda non è da meno, e senza spezzare il ritmo riesce a donarci emozioni continue. A questo punto il gruppo ci concede una pausa riflessiva con uno stacco strumentale di 4 minuti interamente eseguito al pianoforte chiamato “Dyad Sonne”. Il platter riprende subito il suo ritmo precedente regalandoci “Iron Broom”, in cui una batteria marziale ci accompagna come in una marcia per poi sfociare in un inizio che quasi ricorda il finlandese Satanic Warmaster. E' il turno poi di "Ibex Mourning" e la sua cupa atmosfera, messa ancora più in evidenza dalle parti di voce filtrata, simile al lamento di un dannato senza pace. “Promise” sembra un brano quasi distaccato dal resto dall'album, ci inganna con ben 5 minuti di parti arpeggiate ed effetti High Tech per poi raggiungere il suo Zenit ed esplodere tutta in una volta negli ultimi tre minuti. E qui giungiamo alla conclusione dal nome piuttosto ovvio, “Conclusion”, nel quale la band, come voler tormentare l'ascoltatore ormai giunto alla fine dell'insieme, ci dona un pezzo che si potrebbe classificare Arch Noise, incomprensibile ed enigmatico allo stesso tempo.

"Long Live Death!" è insomma un lavoro davvero particolare, dotato di uno stile tutto personale, adatto ad orecchie di persone non troppo chiuse mentalmente, disposte ad ascoltare del buon Black Metal saggiamente mescolato con elementi che possiamo solo definire “diversi dal solito”.

Recensione a cura di: Trench Plague
Voto: 74/100


1.Fylfot 07:28
2.Kalaos of the Chaldean 05:13
3.Dyad Sonne 03:57
4.Iron Broom 05:37
5.Ibex Mourning 06:29
6.Promise 08:03
7.Conclusion 03:58

http://www.facebook.com/pages/Grafvolluth/301084769903127
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