IMPORTANTE: NOCTURNAL POISONING WEBZINE CERCA REDATTORI!
Se hai ampie conoscenze sul Black Metal, segui la scena frequentemente, ti piace scrivere e puoi darci la tua disponibilità, contattaci al seguente indirizzo: nocturnalpoisoningzine@gmail.com

Inoltre, finchè non avremo un numero di redattori sufficiente per poter aggiornare la nostra Webzine ogni giorno, la pubblicazione di nuove recensioni sarà discontinua.

- Lo Staff di Nocturnal Poisoning.

venerdì 13 settembre 2013

People Are Mechanism / Morodh - “Lost In Life”

Split, Dark East Production, 2012


Continuo la mia full-immersion nel Depressive con questo split, la seconda release del genere che recensisco a breve distanza di tempo. Il lavoro è opera di due giovanissime formazioni russe; perciò provenienti da un luogo perfetto per creare Black Metal, in cui si impara in fretta a capire il significato di freddo e di oscurità.


"Unfamiliar Trails”, traccia opera di Andrew, mastermind del one-man project People Are Mechanism, spetta il compito di aprire le danze, anche se, a mio parere, non lo fa nel migliore dei modi: l'autore, infatti, ha inserito in apertura il forte suono di una tempesta (o qualcosa di simile), un effetto già sentito in lavori del genere, ma che qui è stato settato ad un volume troppo alto, tanto da coprire in maniera pesante le chitarre e la batteria per buona metà del brano, causando nell'ascoltatore la sensazione di non aver capito quando la track sia cominciata davvero. Per il resto lo stile dei People Are Mechanism è un Depressive Black Metal ossessivo e ripetitivo, fatto di riff ripetuti all'infinito, che però non arriva a toccare gli apici raggiunti dai maestri del genere, come per esempio Trist o gli Hypothermia.

Nella seconda parte dello Split con protagonisti i Morodh, ci si discosta dalle sonorità di cui sopra: ecco due brani orientati verso le sonorità a cui ci hanno abituato molti dei progetti di Neige, con chitarre molto pulite, arpeggi acustici, un riffing dolce che non disdegna di essere orecchiabile. A mio parere l'esperimento riesce bene, soprattutto con la traccia intitolata “Hopelessness”, un riuscito mix tra gli ingredienti che vi ho indicato poc'anzi, coadiuvati dall'ottima prova vocale di Astaroth, in grado di squarciare i timpani di chi ascolta con uno screaming davvero ispirato.

Per concludere, risponderò ad uno dei quesiti che chi legge recensioni mediamente si pone, ovvero: “Dovrei comprare il cd?”, (poiché, ricordo, uno dei motivi per cui scriviamo è proprio spronare il lettore all'acquisto o meno). Non è un album imprescindibile, quindi non un acquisto obbligato, ma consiglio comunque, soprattutto a chi apprezza molto questo stile e le atmosfere Depressive, quantomeno un ascolto.

Recensione a cura di: Nuclear Katharsis
Voto: 60/100

Tracklist:

1.People Are Mechanisms - Unfamiliar Trails 06:24
2.People Are Mechanisms - Empty Midnight Streets 07:28
3.Morodh - Desperation 05:47
4.Morodh - Hopelessness 06:01

Durata 25:40

People Are Mechanisms:
http://peoplearemechanisms.bandcamp.com/
http://www.myspace.com/peoplearemechanisms
http://soundcloud.com/people-are-mechanisms

Morodh:
http://morodh.bandcamp.com/
http://facebook.com/morodhband
http://morodh.ragnaar.com/
http://vk.com/morodh