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lunedì 23 settembre 2013

Utumno - "Si Vis Pacem Para Bellum"

Full-lenght, Depressive Illusions Records, 2013


Quello che mi appresto a descrivere è il disco di debutto della one-man band romana Utumno che, formatasi nel 2012 e composta dal solo polistrumentista Ungoliant, ha debuttato quest'anno con “Si Vis Pacem Para Bellvm”: questo disco, lo devo ammettere, ha spaccato in due il mio parere critico e, quindi, per descriverlo comincerò ad elencare prima i punti di forza e poi quelli carenti.



Il disco si divide in cinque tracce, tutte piuttosto lunghe salvo per l'opener “Si Vis Pacem Para Bellvm I”, e colpisce immediatamente per come esso riesca ad essere diretto, proponendoci brani dai toni freddi quanto il ghiaccio, pervasi da una forza tutta loro, che non si perdono in tecnicismi ed infighettamenti, ma risultano al contrario molto semplici e potenti. Ascoltando alcuni riff non ho potuto non pensare ai cari vecchi Immortal di “Diabolical Fullmoon Mistycism”, così pregni di oscura malvagità e che sapevano esaltare come pochi altri. Inoltre Ungoliant sa anche regalarci riff più melodici e dal tono epico, il che rende il platter molto più vario. Fino a qui si potrebbe dire che questo lavoro sia più che soddisfacente, mentre invece presenta un grosso punto debole: la produzione. Per quanto io stesso sia un fan delle produzioni lo-fi, l'estremo grezzume di quest’ultima, mista ad un mixaggio che sembra non essere stato curato a dovere e che in certi punti fa risultare tutto troppo confusionario, rendono la chitarra e la batteria leggermente cacofoniche: un esempio lampante per dimostrare ciò che ho appena scritto si può trovare in "Mars Vltor", dove la voce sovrasta in maniera eccessiva il resto della strumentazione, risultando alla lunga irritante e rendendo il pezzo decisamente meno interessante.

Infine, tirando le somme, posso affermare che “Si Vis Pacem Para Bellvm” è un lavoro dalle idee decisamente valide e che riesce sicuramente a trasmettere emozioni, degradato però purtroppo da un comparto sonoro che non gli permette di raggiungere apici elevati. Tuttavia, non mi sento di penalizzarlo troppo solo per questo, in quanto band con sonorità decisamente migliori producono lavori di livello decisamente inferiore. Quindi vi consiglio di ascoltarvelo e di cercare di godervelo nonostante il malus legato ai suoni.

Recensione a cura di: Trench Plague
Voto: 69/100

Tracklist:

1.Si Vis Pacem Para Bellvm I 02:55
2.Si Vis Pacem Para Bellvm II 06:31
3.Dimicatio Vltima 08:33
4.Mos Maiorvm 06:02
5.Mars Vltor 10:38

Durata 34:01

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