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venerdì 27 settembre 2013

Rotten Liver - “Purification By Debauchery”

EP, Mortis Humanae Productions, 2013

I nuovi Darkthrone hanno lanciato ormai da un bel po’ di anni una nuova ed ignorante tipologia di Black Metal, contaminato da pesanti parti Rock (e non solo): proprio da queste contaminazioni, come tutti i Blackster che non si accontentano solo dei boschi in notturna e dei cimiteri al chiaro di luna sanno, esso prende il nome di Black’n’Roll, candidato sicuramente a rimanere negli annali una delle molte manifestazioni del Metallo Nero che più si mantiene su standard altamente beceri, sia per quanto riguarda lyrics, sia per la sua devastante musicalità da sbornia folle.


Dopo una breve e dovuta introduzione, scritta per coloro che non si sono mai avvicinati ad un disco del genere, è con mio grande piacere che mi appresto a descrivervi questa piccola chicca degli esordienti Rotten Liver, band francese nata nel vicino 2010 che, come primo assaggio della loro (lunga, spero) carriera, ci propone un EP dal nome emblematico, “Purification By Debauchery” (“Purificazione Tramite Dissolutezza”): del resto, anche il moniker scelto da questi quattro musicisti (“Fegato Marcio”) ha da dire molto su ciò in cui vi imbatterete ascoltando questo mini...

L’opener “Infamous Nil” parte facendoci piovere addosso un’immane scarica Death/Thrash che permeerà in seguito anche il resto del disco: elementi, gli ultimi, che vanno a rinforzare l’animo demolitore di questo scatenato sottogenere. La parabola ascendente della nostra sbronza continua ad avanzare con la successiva “Become the Archanthropos”, perfetta per caricare la mischia selvaggia che immagino verrà a formarsi alle date dal vivo di questa giovane band, con sfuriate alternate a parti meno frenetiche e quindi con più spazio lasciato ad interessanti assoli di chitarra. L’apice è infine raggiunto dalla parodia-tributo dello stesso “Black’n’Roll”, ovvero “Black’n’Rot”; decisamente il pezzo più galvanizzante del lotto, esso ci delizia con un ritornello che si presta alla perfezione per essere usato addirittura come inno ufficiale dei nostri. Tocca alla title-track chiudere le danze e, purtroppo, anche a riportare l’ascoltatore alla realtà dopo tre pezzi di trascinante furia alcolica.

Non è un segreto che chi sta scrivendo ama questa nuova concezione del BM, e vorrei che la nuova scuola in questione continuasse ad ispirare sempre nuove realtà, esattamente come questi giovani Rotten Liver, gruppo senza dubbio da tenere sotto osservazione e assolutamente da supportare dal vivo (se mai suoneranno o hanno suonato dal vivo): con la musica che fanno, immagino sarà un’esperienza molto interessante trovarsi sotto il palco al momento dell’esecuzione di “Black’n’Rot”. Afferrate quindi la birra più scadente che avete in frigo e schiacciate il tasto play dopo aver infilato “Purification By Debauchery” nello stereo, il resto arriverà da solo.

Recensione a cura di: The Wolf Caged
Voto: 78/100

Tracklist:

1.Infamous Nil 06:48
2.Become the Arcanthropos 06:15
3.Black'n'Rot 04:37
4.Purification by Debauchery 05:39

Durata 23:19

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