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mercoledì 15 febbraio 2012

Bereft - “Bereft”

Full-lenght, Mortis Humanae Productions, 2012


Nessuna Demo, EP o altro è presente nel loro curriculum: questa giovanissima one-man band dal nome Bereft, nata nel vicinissimo 2010, sfodera  immediatamente ben nove pezzi inediti come inizio di carriera che andranno subito a comporre questo primo e imponente omonimo Full-lenght dalla lunghissima durata di oltre sessantacinque minuti.


Dobbiamo ancora una volta ringraziare etichette come la Mortis Humanae Productions se artisti come Kliff Williams, l’inglese a capo di questo neonato progetto, riescono a mettere a frutto le proprie idee: infatti, senza questa label iper-underground, forse ci saremmo persi quest’ottima uscita che ha visto la luce meno di due settimane fa e si presenta come un monumentale blocco sonoro con pezzi mai inferiori ai cinque minuti di durata, caratterizzati da un muro di note che scaturiscono dalle chitarre (in molti punti legate al vecchio stile dei primi lavori del Conte), da forti parti di tastiere che ricreano spezzoni ambient molto cupi e suggestivi (ne è un esempio  l’intro oppure il primo minuto della terza “Revenant Made Manifest”) e da voci echeggianti che a volte si possono scambiare facilmente con dei malvagi sussurri. Inoltre, nonostante presi tutti assieme i pezzi di questo platter formino un unico, compatto e totalmente omogeneo insieme, se presi singolarmente si possono riscontrare parecchie differenze fra l’uno e l’altro: infatti già nel secondo “Born in the Chimehour” ci ho sentito parecchio degli attuali Benighted In Sodom, mentre per esempio in “Until the Sun Fails” ho provato emozioni malinconiche legate al più crudo DSBM; “Asunder” mi ha trasmesso sentimenti quasi epici, mentre “Hail to the Fallen” è una degna chiusura in pieno stile fanatico-religioso. Insomma, si può trovare veramente ogni sorta di influenza su questo disco, ma Kliff riesce comunque a farle sue  traducendole in suoni molto personali, che gli garantiscono un marchio di fabbrica facilmente riconoscibile per chiunque.

Come esordio, questo omonimo “Bereft” è più che ottimo: consigliato a coloro che sono abituati a lunghe endurance di pesanti sonorità però capaci di ricreare magnifiche atmosfere notturne e terrificanti. Tenete d’occhio questa nuova realtà, in futuro chissà quale preziosa perla potrebbero mai regalarci.

Recensione a cura di: The Wolf Caged
Voto: 80/100


Tracklist:

1.Hearken to the spell (conception upon forbidden arts) 03:36
2.Born in the chimehour 09:14
3.Revenant made manifest 07:40
4.The Deadly nights shade 07:56
5.Asunder 06:07
6.Until the sun fails 06:22
7.From out of shadow 08:53
8.All this earth's frame shall stand empty 05:58
9.Hail to the fallen 09:49

https://www.facebook.com/pages/Bereft/192631767426531
http://www.youtube.com/user/XXXBEREFTXXX
http://www.myspace.com/bereft-uk