IMPORTANTE: NOCTURNAL POISONING WEBZINE CERCA REDATTORI!
Se hai ampie conoscenze sul Black Metal, segui la scena frequentemente, ti piace scrivere e puoi darci la tua disponibilità, contattaci al seguente indirizzo: nocturnalpoisoningzine@gmail.com

Inoltre, finchè non avremo un numero di redattori sufficiente per poter aggiornare la nostra Webzine ogni giorno, la pubblicazione di nuove recensioni sarà discontinua.

- Lo Staff di Nocturnal Poisoning.

giovedì 2 febbraio 2012

Solefald - "Norrøn Livskunst"

Full-length, Indie Recordings, 2010


I Solefald sono un gruppo che sin dai suoi esordi è stato sinonimo di qualità e malgrado a mio avviso sia sempre stato un po' nell'ombra rispetto ad altri gruppi Avantgarde norvegesi, i nostri hanno sempre prodotto dischi pregiati unendo un'infinità di stili, anche apparentemente incompatibili tra di loro: non fa eccezione questo nuovo "Norrøn Livskunst" dove Cornelius e Lazare danno di nuovo libero sfogo alla propria creatività.


Come in altri casi, quando ci si trova davanti ad un lavoro così complesso e sfaccettato, farne un analisi è molto difficile, anche perché inquadrarlo del tutto in poche parole è impossibile. "Song Til Stormen" ci catapulta dentro all'album, pezzo assolutamente maestoso in cui le voci si Cornelius e Lazare si incrociano con quelle del soprano Benedicte Maurseth; la seconda  traccia è la title-track, canzone sostenuta da riff e tempistiche Black Metal, con cori molto efficaci: paradossalmente, però, a mio avviso è uno dei momenti più anonimi del disco. La terza "Tittentattenteksti" è sicuramente la più delirante e schizofrenica, grazie alla presenza di Agnete Kjolsrud che alterna parti cantate "normali" ad altre in cui sembra presa da isteria ed è da catalogare come un capitolo tra il serio e il faceto decisamente apprezzabile. "Blackabilly / Stridsljod" è un'altra perla (in realtà tutto ciò che si trova in questo disco lo è): si tratta di un misto tra Black Metal e appunto Rockabilly (da qui il titolo) con tratti Folk e refrain molto evocativi, una pezzo che si stampa in testa. Arriviamo a metà dell'opera, e proprio qui vi troviamo il capolavoro, ovvero "Eukalyptustreet", nove minuti e mezzo di puro genio: vocals incredibili e pathos alle stelle (anche grazie al sax usato in maniera magistrale) in un crescendo di epicità, malinconia ed emozioni. A riportarci su un piano più umano ci pensa "Raudedauden", partendo subito con un riff in stile BM e una buona dose di violenza che non sparisce, ma viene affiancata da vocals come al solito da lasciare senza fianto. Ma Passiamo alla successiva "Vitets Vidd I Verdi", dove oltre ai tratti che caratterizzano tutto il platter, troviamo anche una certa componente elettronica e un nuovo intervento di Agnete Kjolsrud che però questa volta a mio avviso poteva essere anche evitato: il brano ad ogni modo è veramente magnifico. Nella seguente "Hugferdi" si alternano sequenze più tipiche del Metallo Nero a parti che mi hanno ricordato un certo Hard Rock anni 70'; arriviamo quindi alla penultima traccia " Waves Over Valhalla (An Icelandic Odyssey Part III)", anch'essa un capolavoro che è alternata da cori epici, a riff che sembrano essere stati scritti dagli Amon Amarth e a parti che mi ricordano "Innuendo" dei Queen: forse sto esagerando, detto così sembra un minestrone, ma vi assicuro che non lo è affatto, tutto si amalgama perfettamente. Infine l'ultimo capitolo sembra fatto apposta per accompagnare l'ascoltatore alla fine di questo viaggio sonoro e l'immagine che mi ha evocato è un tramonto - Solefald, appunto.

Direi che dopo le parole spese non c'è bisogno che aggiunga altro: ci troviamo di fronte ad un disco immenso e complesso (tra l'altro ho citato solo alcuni degli ospiti), da ascoltare più e più volte prima di assimilarlo; un purista del Black Metal sicuramente non lo apprezzerà, agli altri più inclini alle sperimentazioni invece posso dire che si tratta di un album melodico, di una melodia molto ricercata, nulla a che vedere con quella che potreste trovare all'interno di un lavoro targato Dimmu Borgir, per esempio.

Recensione a cura di: Pravus
Voto: 88/100


Tracklist:

1.Song Til Stormen 04:56  
2.Norrøn Livskunst 04:16 
3.Tittentattenteksti 04:14 
4.Blackabilly / Stridsljod 05:49 
5.Eukalyptustreet 09:24 
6.Raudedauden 03:11 
7.Vitets Vidd I Verdi 05:35  
8.Hugferdi 05:53 
9.Waves Over Vallhalla (An Icelandic Odyssey Part III) 06:28 
10.Til Heimen Yver Havet 04:15

http://www.myspace.com/solefaldofficial
http://www.facebook.com/Sturmgeist
http://www.facebook.com/profile.php?id=547845935