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- Lo Staff di Nocturnal Poisoning.

venerdì 23 dicembre 2011

INTERVISTA: Deadly Carnage


Dopo aver recensito qui su Nocturnal Poisoning l'ultimo e ottimo disco "Sentiero II: Ceneri" dei nostrani Deadly Carnage, vi proponiamo una loro intervista in cui a rispondere troviamo Adres, bassista della formazione emiliana...



1. Ciao, innanzi tutto voglio congratularmi con voi, il vostro ultimo "Sentiero II: Ceneri" mi è piaciuto molto. Di acqua sotto i ponti ne è passata dall'uscita della vostra prima Demo ad oggi e ormai il vostro progetto ha quasi sette anni di vita. Le cose sono rimaste sempre le stesse o ora come ora avvertite dei cambiamenti nella vostra carriera? Facci un breve riassunto delle fasi principali di questo vostro viaggio dal 2005 ad oggi, se possibile...

Prima di tutto ti ringrazio per le ottime parole spese per il nostro nuovo disco, fa sempre piacere poter parlare con qualcuno che ha compreso sino in fondo la nostra musica. Hai ragione, di acqua sotto i ponti dal 2005 ne è passata tanta, è cambiata la line-up, sono cambiate le nostre influenze, è cambiato il nostro modo di fare musica e siamo cambiati noi, quel che non è cambiato è l’idea costante di andare dritti per la nostra strada e le nostre idee, concetto che sin dall’inizio è stato presente nei Deadly Carnage e ora è forte più che mai. Nel 2005 il progetto ha preso vita velocemente e senza troppe pretese o fronzoli, volevamo suonare Black Metal e fregarcene di tutto il resto; con il passare del tempo abbiamo trovato il puro Black Metal come una stanza stretta e abbiamo sentito il bisogno di muovere qualche passo in avanti, così è nato il primo album “Decadenza” e dopo di esso abbiamo sentito il bisogno di cambiare, di evolverci e di portare all’interno dei Deadly Carnage mentalità più aperte. Da qui sono nati i cambi di line-up e l’attuale formazione con la quale abbiamo lavorato all’attuale album e siamo finalmente riusciti a fare quei passi avanti necessari per costruire una musica personale.

2. Qual'è stato per te il punto nella storia dei Deadly Carnage che ti ha dato maggiore soddisfazione o comunque più importante?

Per quanto mi riguarda il momento che più mi ha dato soddisfazione è sicuramente stato quando finalmente la line-up era completa e legata, i brani per “Sentiero II” erano pronti e ci siamo trovati in studio per dar vita al disco: per la prima volta stavo registrando un lavoro che mi convinceva pienamente e che convinceva pienamente tutti gli altri. Il periodo delle registrazioni è stato lungo e pieno di virate di pensiero per migliorare il sound del disco, ma alla fine è stato appagante avere in mano un album fatto esclusivamente guardando noi stessi e le nostre esigenze.

3. Esiste un messaggio di fondo che volete divulgare tramite la musica dei Deadly Carnage? Se si, quando questo vostro progetto è nato lo avevate già allora ben presente o lo avete sviluppato nel corso degli anni?

Nel corso degli anni il messaggio che abbiamo dato attraverso la nostra musica è mutato e si è evoluto di pari passo con noi. Tuttavia ritengo che adesso come allora il messaggio che porta la nostra musica è interpretabile in molteplici modi a seconda di chi ascolta, i testi sono spesso estremamente criptici e anche all’interno dei Deadly Carnage ogni membro ci legge un proprio messaggio. In primis bisogna rendersi conto che noi scriviamo musica principalmente per noi stessi, quindi è normale che l’interpretazione di un ascoltatore estero sia spesso dissimile da quella che potremmo dare noi: non per questo è errata, è semplicemente una chiave di lettura diversa. Per quanto mi riguarda nei Deadly Carnage riverso tutto il disgusto che ho per l’essere umano, per le sua convenzioni, e per il suo pensiero vincolato e succube.

4. C'è qualche band o musicista che ha influenzato il percorso musicale dei Deadly Carnage?

La lista delle band che ci hanno influenzato è lunga, varia e mutevole nel tempo. Probabilmente i nostri primi passi sono stati influenzati dalla scena Black Metal norvegese anni ’90, poi con il tempo le cose sono cambiate; le influenze si sono fatte più ampie, per quanto mi riguarda negli anni sono stato influenzato dalla scena Black del Nord Est italiano: gruppi come Beatrik, Tenebrae in Perpetuum e Lorn sicuramente mi hanno influenzato in passato, come mi ha influenzato la musica degli Spite Extreme Wing e degli Absentia Luane e come sono stato anche influenzato ampiamente da un gran numero di gruppi Doom e Neo-Folk. Ovviamente questo è quel che riguarda me e le mie influenze musicali, ma parlando con Marcello potrebbero apparire nomi come Slayer e King Crimson, parlando con Marco potrebbe citarti nomi ancora differenti. Nei Deadly Carnage le influenze musicali sono estremamente sfaccettate, troppe per poter creare una profilo uniforme, ma penso che il nostro punto di forza sia proprio questo.

5. Recentemente avete avuto il privilegio di poter firmare per l'ATMF, ottima etichetta nostrana: nel suo "Edictvm" c'è scritto che ogni band presente nel suo roster condivide lo stesso ideale di opposizione al mondo moderno. Cosa ne pensate quindi di questo e della "Frontiera Dell'Essere" (movimento culturale appunto partorito da questa label, ndr)? Vi trovate bene a lavorare con la De Tenebrarum Principio?

L’ATMF è la migliore etichetta che potevamo trovare per questo lavoro, sia a livello puramente promozionale che concettuale. Condividiamo con l'ATMF e le sua band i concetti fondamentali che contraddistinguono il loro operato e quindi anche la nostra musica, avere dietro di noi un etichetta che non è solo una figura di divulgazione musicale ma che con se divulga anche un concetto è la cosa migliore in assoluto.


6. Leggendo appunto alcune lyrics di questo vostro ultimo Full-lenght ho notato un enorme pessimismo verso la società odierna. Date le agitazioni attuali, la mancanza di rispetto verso la natura e l'eccessivo sfruttamento delle risorse della terra, cosa pensate del futuro del nostro pianeta?

Il futuro del pianeta non può che essere nero, fortunatamente l’essere umano è l’animale più stupido in assoluto, l’unico essere vivente che produrrà da se la propria estinzione, cosa che probabilmente non è così lontana nel tempo come si pensa: quando finalmente l’essere umano si sarà estinto tutto tornerà come in principio, non può che essere un bene! L’essere umano moderno è solo feccia, ne più ne meno.

7. Questo nuovo e ottimo "Ceneri" è stato presentato appunto come il "Sentiero II". Questo etichettamento è volutamente riferito ad una continuazione stilistica del vostro primo EP "Sentiero I: Empi Inni alla Consapevolezza di Sè"?

Non parlerei di evoluzione stilistica quanto di evoluzione concettuale, a livello musicale i due lavori sono molto distanti: per quanto riguarda questo aspetto il nuovo album è un evoluzione musicale spontanea di “Decadenza”, mentre per quanto riguarda il livello concettuale dell’album è l’evoluzione dei concetti esposti su “Sentiero I”, sopratutto l’idea individualista che ricorre in tutti i brani di “Ceneri”.


8. Per comporre i pezzi di "Sentiero II: Ceneri" ci sono voluti quasi tre anni e per registrarli ce n'è voluto quasi uno intero. Come mai questi tempi così lunghi?

Le motivazioni sono molteplici, in primis abbiamo voluto fare tutto con molta calma, senza fretta e prendendoci pause se necessario, poi ovviamente i cambi di line-up necessari hanno allungato i tempi di composizione (anche se hanno dato i loro frutti); infine abbiamo lavorato a lungo su una rivisitazione del nostro sound prima di iniziare a comporre l’album: abbiamo lavorato su ogni strumento, in primo luogo su batteria e basso in modo da avere una sezione ritmica più varia e più coesa con il resto della musica, poi abbiamo lavorato sulle chitarre soprattutto sugli intrecci acustici e solisti per poter creare un suono più dinamico, infine anche la voce ha avuto la sua naturale evoluzione. Dopo aver lavorato alla ricerca di un nuovo suono tramite la composizione di qualche brano di prova abbiamo iniziato a lavorare sull’album vero e proprio. Anche in studio il lavoro è stato estremamente lungo, ma anche sotto quel punto di vista avevamo bisogno di trovare il sound adatto, avevamo bisogno di arrangiare meglio i brani e creare la produzione adatta, e anche in quel frangete abbiamo fatto tutto con la dovuta calma e le dovute pause. Il lavoro è stato lungo, ma siamo rimasti soddisfatti del risultato.

9. "Growth and New Gods" è uno dei pezzi secondo me migliori della vostra ultima fatica, ma ce ne sono altri (come la prima "Guilt of Discipline") che non sono da meno: come mai avete deciso di "privilegiare" proprio quello girandone il videoclip?

Quello che dici è giustissimo, altri pezzi al pari di “Growth and New Gods” meritavano di essere scelti per girare il videoclip; la scelta è caduta proprio su “Growth” perché a nostro parere era il brano più rappresentativo del disco, non necessariamente il migliore, ma era l’unico che presentasse in egual misura i tre aspetti del nostro sound, ovvero le sfuriate Black, le partiture Doom e gli intrecci acustici: “Growth and New Gods” è l’esempio perfetto di quello che sono i Deadly Carnage.

10. Nelle scene del video si vedono un uomo, una ragazza e una figura misteriosa dal volto coperto che compiono delle azioni alquanto enigmatiche. Puoi spiegarne il significato associato alla lyric del brano?

L’aspetto insolito del video è appunto che non è basato sulle lyrics, ma sulla musica e le sue sensazioni. Il video è stato girato e ideato da Danilo Montagna, un musicista e artista visivo attivo nella scena Noise e Ambient; lui crea video esclusivamente basandosi sulle sensazioni musicali, il video risulta quindi essere estremamente enigmatico, sono tutte immagini insane partorite dalla mente di Danilo attraverso la nostra musica. Come i nostri testi anche il video si può aprire a molteplici interpretazioni: io ci leggo la corruzione dell’anima perpetrata da una figura oscura non necessariamente reale, che trascina in una dimensione oscura un uomo disperato e una ragazza dall’animo innocente. Vedo nelle immagini del video il più disperato percorso attraverso le tenebre dell’anima.


11. La title-track "Ceneri" è stata ispirata da "Il Settimo Sigillo", uno dei migliori film di Ingmar Bergman, regista svedese che io adoro. Quanta influenza hanno avuto o quanta continuano ad averne le sue opere sulla vostra musica? Ci sono altri artisti al di fuori della musica che vi hanno ispirato?

I film di Begman sono sempre stati una fonte di ispirazione per me, sono pura arte altamente referenziata e simbolica, uno dei migliori registi di sempre! Tutta l’arte e il mondo in generale influiscono positivamente o negativamente sulla musica dei Deadly Carnage, le nostre influenze derivano da svariate fonti, tanto per farti  un esempio molta della musica del nostro precedente album “Decadenza” è stata ispirata dei dipinti di Francisco Goya.

12. Grazie Per il tempo che ci hai dedicato. Concludi l'intervista come meglio credi.

Grazie a te per l’intervista, concludo dando a tutti i lettori una news: attualmente stiamo già lavorando a del nuovo materiale, ci sarà una nuova virata di stile decisamente più oscura e claustrofobica; i Deadly Carnage sono e saranno sempre una creatura in costante mutamento.

Intervista a cura di: The Wolf Caged

http://www.myspace.com/deadlycarnage
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