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venerdì 16 dicembre 2011

Woods Of Desolation - “Torn Beyond Reason”

Full-lenght, Northern Silence Productions, 2011

Gli australiani Austere hanno abbandonato le scene lasciandoci come eredità “To Lay Like Old Ashes”, un Full che a me purtroppo non è piaciuto moltissimo, soprattutto a causa delle esagerate parti cantate in clean vocals: un vero peccato, anche perché come songwriting era decisamente un lavoro ispirato. Ora, nel 2011, i loro “vicini di casa” Woods Of Desolation, band attiva dal 2005, ci regalano un nuovo capitolo della loro ormai matura discografia che sembra voler rinvangare (e addirittura migliorare per quanto mi riguarda) appunto il testamento dei loro conterranei Austere: infatti queste due realtà sono strettamente collegate fra loro e non solo perchè condividono la nazione d’origine, ma bensì anche alcuni musicisti.


Questo “Torn Beyond Reason” è secondo me la sorpresa per eccellenza di questo 2011: Non c’è una vera e propria highlight su questo disco, tutti i pezzi sono qualitativamente sullo stesso alto livello, ovvero maestosi e pregni di sentimento fino al midollo grazie ad una fitta trama di chitarre e pesanti parti di tastiere che  non lasciano trapelare neanche un minimo intervallo di silenzio; la voce di Tim Yatras (o se preferite, di Sorrow...) è straziante  e rabbiosa al punto giusto da non risultare il classico (e spesso tedioso) lamento Depressive, riuscendo in tutto e per tutto a fondersi con il pesante tappeto sonoro sottostante e diventando armoniosamente parte dell’insieme; inoltre, in un paio di punti (precisamente in “Darker Days” e più calcatamente in “Somehow...”) torna nuovamente a sperimentare sulle clean vocals, questa volta riuscendoci maggiormente rispetto al passato: queste nuove parti corali pulite sono quasi in sottofondo, non abbondano e sono inserite strategicamente in momenti del tutto opportuni (esattamente al contrario di come era stato fatto in precedenza con gli Austere), facendosi ascoltare magnificamente anche da ascoltatori allergici alla pulizia della voce come me. Un plauso va anche alla breve e geniale parentesi acustica di “November”, che rompe l'intricata e massiccia parete musicale per lasciare spazio ad un meraviglioso stacco di chitarra dolce, riesplodendo poi nuovamente nel suono che caratterizza questo “Torn Beyond Reason”.

Inutile ripetere che “To Lay Like Old Ashes” è stato ampiamente e brillantemente superato, e dico a tutte le persone che hanno sempre sostenuto fosse un capolavoro di andarsi immediatamente a procurare questo ultimo platter targato “Woods Of Desolation”, di non farsi ingannare dalla copertina (devo dire un po’ povera...), di ascoltarlo attentamente e di assimilare subito quest’evidenza dei fatti. Il sorpasso sarà inevitabile.

Recensione a cura di: The Wolf Caged
Voto: 85/100


Tracklist:

1.Torn Beyond Reason 06:23
2.Darker Days 05:10
3.An Unbroken Moment 06:59
4.The Inevitable End 09:10
5.November 02:44
6.Somehow... 07:17

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